La metamorfosi, in letteratura e in mitologia, è la trasformazione di un essere o di un oggetto inanimato in un altro di natura e forma differente, in genere dovuta a magia o a interventi soprannaturali e divini. Si può considerare il simbolo dell'onnipotenza degli dèi.
Antica Grecia e Roma
Pierre Grimal ne cita più di cento esempi per quanto riguarda la letteratura greca antica, soprattutto dèi che si trasformano o che fanno trasformare altri esseri in animali o cose. Per esempio Zeus si trasforma in cigno per sedurre Leda. Celeberrime sono Le metamorfosi di Ovidio, così come l'Asino d'oro di Apuleio.
Mondo celtico
Maghi, druidi, poeti, vati sono soliti tramutare un eroe o un'eroina in un altro essere, come un maiale, un uccello o un pesce, le sacerdotesse galliche di Sena dicevano di potersi trasformare in un qualunque essere.
Medioevo
La metamorfosi compare anche nella poesia amorosa: la persona che ama desidera trasformarsi in qualcos'altro per piacere alla persona amata. Metamorfosi occorrono anche nella Commedia di Dante.
Letterature moderne e contemporanee
Nella letteratura contemporanea del fantastico, si deve citare La metamorfosi di Franz Kafka, nonché Lo strano caso del dottor Jekyll e di mister Hyde di Robert Louis Stevenson, dove il personaggio del titolo ha a disposizione due forme e due personalità corrispondenti. Metamorfosi occorrono anche in Pinocchio di Collodi. Nelle letterature di stampo fantasy sono comuni i cosiddetti mutaforma, esseri proteiformi capaci di cambiare aspetto (in modo analogo a figure come il lupo mannaro tradizionale).
Tipologie e analisi
Si può stabilire una tipologia di metamorfosi, ascendente o discendente, a seconda che rappresenti un premio o una punizione; il cambiamento di forma fisica sembra non intaccare sulla personalità profonda, che rimane pressoché immutata; la metamorfosi è, sotto l'aspetto psicanalitico espressione del desiderio o della sanzione, che emerge dall'inconscio e si manifesta nella creazione immaginifica. La metamorfosi presuppone la preminenza dell'anima sul corpo, che può restare immutata cambiando involucro; gli dei assumono sembianze differenti perché non possono essere apprezzati completamente dagli uomini nel loro splendore spirituale.
Note
Bibliografia
- Jean Chevalier e Alain Gheerbrant, Dizionario dei simboli, a cura di Italo Sordi, vol. 2, 3ª ed., Milano, RCS BUR Rizzoli, 1987 [1986], ISBN 88-17-14509-2. 1ª ed. originale: (FR) Dictionnaire des symboles, Paris, Editions Robert Laffont & Editions Jupiter, 1969.
- Corinne Morel, Dizionario dei simboli, dei miti e delle credenze, traduzione di Enrica Crispino, Firenze-Milano, Giunti, 2006, ISBN 978-88-09-04071-7. 1ª ed. originale: (FR) Dictionnaire des symboles, mythes et croyances, Paris, L'Archipel, 2004.
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